GastroPanel, test ematologico per non sottoporsi a gastroscopia

Un nuovo test ematologico che può evitare ad alcuni pazienti, affetti da disturbi gastrici, di sottoporsi a esofagogastroduodenoscopia è stato recentemente introdotto presso l’Istituto Neurotraumatologico Italiano di Grottaferrata dal Servizio di Endoscopia Digestiva.

«La dispepsia funzionale – spiega il dott. Luca Pecchioli, responsabile del Servizio di Endoscopia digestiva della Divisione INI di Grottaferrata (via di Sant’Anna snc, Grottaferrata, Roma; CUP 06 942851) – è una sindrome (associazione di sintomi) caratterizzata da nausea, senso di peso gastrico dopo i pasti, sazietà precoce e dolore epigastrico in assenza di patologie organiche (ulcere, erosioni, tumori ecc). Colpisce prevalentemente fra i 40-50 anni senza differenza di sesso. I sintomi hanno spesso un carattere persistente o ricorrente localizzati prevalentemente in regione sopra-ombelicale».

Si riconoscono due tipi di dispepsia funzionale:

  • simil-ulcerosa dove prevalgono dolore o pirosi (bruciore) epigastrici;
  • dismotoria nella quale sono prevalenti senso di peso, nausea e/o vomito.

Le cause sono molteplici e spesso concomitanti; si riconoscono principalmente le seguenti motivazioni:

  • riduzione della soglia di percezione agli stimoli chimici e alla distensione gastrica;
  • alterazione dei riflessi entero-gastrici con aumento della pressione intragastrica;
  • rallentato svuotamento gastrico e alterazione della progressione del complesso motorio.

La diagnosi è di esclusione, si deve prima accertare l’assenza di cause organiche e quindi si può parlare di dispepsia funzionale.

E’ sempre necessaria la gastroscopia? «No – precisa il dott. Pecchioli –  è indispensabile una visita medica specialistica con un’accurata raccolta dei sintomi e della storia clinica del paziente che associati all’età, alla familiarità e alla presenza di altre patologie ci guideranno sulla corretta scelta degli esami da eseguire».

In molti casi il quadro dispeptico può essere causato da un’infezione batterica della mucosa gastrica con conseguente infiammazione cronica. Il batterio in causa è l’Helicobacter Pylori la cui importanza è confermata dal premio Nobel per la medicina conferito nel 2005 a Barry J. Marshall and J. Robin Warren per gli studi sull’Helicobacter Pylori ed il suo ruolo nella gastrite e nell’ulcera peptica.

Si stima che il 50% della popolazione ospiti questo batterio a livello gastrico e che dopo aver sviluppato una gastrite cronica, l’atrofia gastrica, la metaplasia intestinale e la displasia possa condurre allo sviluppo del tumore gastrico o dell’ulcera peptica.

Sebbene la possibilità di un’evoluzione così importante sia estremamente remota i sintomi dispeptici sono così diffusi (circa il 40% della popolazione) da rendere necessaria la gastroscopia su una vasta fascia della popolazione.

«In realtà – continua il responsabile del Servizio di endoscopia di INI Grottaferrata –  sono oggi disponibili dei semplici test ematologici (GastroPanel) che ci consentono di individuare un gruppo selezionato di pazienti da sottoporre ad esame endoscopico (gastroscopia).

GastroPanel non sostituisce l’esofagogastroduodenoscopia ma ci permette identificare nei pazienti la presenza di una gastrite cronica, di definirne le caratteristiche, di stabilire se è presente l’Helicbacter Pylori e quindi decidere se sia necessaria o meno l’endoscopia per quel paziente.

GastroPanel si effettua con un semplice prelievo di sangue, oltre alla presenza dell’H. Pylori permette di valutare una serie di marcatori (pepsinogeno I, pepsinogeno II e gastrina-17) che identificano il tipo di gastrite e la sua sede all’interno dello stomaco».

In conclusione a chi è consigliato l’esame GastroPanel? Ai soggetti: di ogni età con disturbi gastrici e problemi di acidità; di 45 anni e più, come test di screening per valutare gli stati pre-cancerosi;  con familiari affetti da cancro gastrico;  con dispepsia, bruciori e reflusso acido.

 

FONTE: INI – Istituto Neurotraumatologico Italiano