Diabete: compie 60 anni l’AID – Associazione Italiana Diabetici

ROMA – Celebra i 60 anni di vita AID-Associazione Italiana Diabetici, la più antica organizzazione di volontariato dedicata all’assistenza e alla tutela delle persone con diabete. “Fu fondata, infatti, nel 1952, quando il diabete era ancora una malattia poco conosciuta, ma in compenso molto temuta, dal professor Silvestro Silvestri, medico diabetologo nonché ricercatore chimico, e da sua moglie, la dottoressa Margherita Lapenna, una donna dotata di vasta cultura e animo generoso”, ricorda Raffaele Scalpone, medico e persona con diabete, Presidente di AID dal 2007.

Silvestro Silvestri è stato un vero pioniere della diabetologia. Fu lui che, nel luglio 1923, nella Clinica Medica di Roma, per la prima volta in Italia, trattò con insulina un caso di coma diabetico. L’insulina fu preparata nel laboratorio di chimica della stessa clinica secondo le indicazioni dei fisiologi americani e del grande scienziato Henry Eugène Louis Chabanier, autore di numerosi storici trattati sulla fisiopatologia e il trattamento del diabete mellito.

Silvestri e la moglie, sin dal 6 novembre 1949, costituirono a Roma la “Associazione Italiana per la Difesa degli Interessi dei Diabetici”, la cui sigla divenne AID, e tennero le prime riunioni con alcuni diabetologi romani e oltre 200 persone con diabete. AID venne quindi costituita legalmente in associazione nel 1952 e, successivamente, aderì dalla istituzione all’International Diabetes Federation (IDF).

Da allora sono stati fatti passi da gigante nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura del diabete e, anche grazie all’impegno di AID e della altre associazioni nate in Italia a tutela di chi soffre di questa malattia, dal punto di vista legislativo. “AID è sempre stata molto attiva nel promuovere l’informazione, l’educazione e l’assistenza alla persona con diabete, potenziando la sensibilità di autorità sanitarie e istituzioni. Concretamente, ha lavorato cercando di formare e informare le persone che venivano colpite dalla malattia e i loro familiari in modo da migliorare la loro qualità di vita sia dal punto di vista medico sia da quello sociale – spiega Scalpone. L’anniversario di oggi non rappresenta solo un punto di arrivo di un cammino iniziato nel lontano 1952, bensì un trampolino di lancio per un progetto che abbiamo chiamato ‘Fabbrica del futuro’, da realizzare nei prossimi anni con l’obiettivo di affrontare in termini prioritari e correlati al diritto alla salute della persona con diabete alcune grandi sfide socio-sanitarie.”

La ‘Fabbrica del futuro’, presentato oggi nel corso delle celebrazioni dei 60 anni di AID in Senato, è un ambizioso programma costruito su diversi progetti che toccheranno: la prevenzione delle complicanze invalidanti; la cronicità e l’invecchiamento della popolazione; la sostenibilità del diabete da parte del Ssn; l’innovazione diagnostica, strumentale e farmacologica; il finanziamento della ricerca nel diabete tipo 1; il diabete nella popolazione migrante; la maternità sicura nelle donne con diabete. Ogni tema sarà trattato da un team di esperti e produrrà documenti e iniziative relative al diritto alla salute, all’accesso alle cure, al miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete. “La ‘Fabbrica del futuro’ vuole essere un luogo virtuoso dove il confronto deve produrre soluzioni, dove l’innovazione e la ricerca incontrano le aspettative delle persone con diabete, dove le sfide socio-sanitarie debbono avere risposte, dove imparare a costruire assieme medici e pazienti un futuro migliore”, conclude Scalpone.

“Le associazioni di volontariato hanno sempre avuto un ruolo importantissimo di sostegno alle persone con diabete e alle loro famiglie – ha detto la Sen. Emanuela Baio, Presidente del Comitato per i diritti della persona con diabete – e ciò è ancora più vero oggi per il ruolo centrale che l’empowerment conferisce alla persona, nella rinnovata visione del sistema assistenziale e di cura della malattia.”

“Sessanta anni di attività sono molti – ha aggiunto il Sen. Antonio Tomassini, Presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato – soprattutto quando vissuti con grande partecipazione e presenza. Le idee che ho visto presentare oggi, mi fanno pensare che l’impegno dell’associazione nei prossimi, mi auguro moltissimi anni, sarà ancora più concreto e utile ai bisogni delle persone con diabete.”

 

FONTE: AID-Associazione Italiana Diabetici