Le Terme di Cervia come il Mar Morto

Le Terme di Cervia (Ravenna) come il Mar Morto. Con gli stessi effetti terapeutici e lo stesso grado di salinità, garantito dalle vicine saline

Terme di Cervia-logoE’ la novità offerta dalla neonata piscina di uno dei più grandi stabilimenti termali in Europa, attivo dagli anni ’60, che oggi conta più di 30 mila visitatori l’anno, 20 consulenti medici e 120 dipendenti. Nella nuova piscina di Acqua Madre, come sul Mar Morto, si può leggere il giornale galleggiando in acqua, perché non si va a fondo ma si resta sempre sulla superficie. Galleggiare in sospensione rappresenta una condizione eccellente per la postura e le patologie reumatiche ed ortopediche: gli effetti tonificanti si sommano a quelli terapeutici dei sali disciolti, dall’azione anti-age, antiinfiammatoria, antibatterica e antiossidante.
Le Terme di Cervia, che ospitano, in tutto, tre piscine a diverso grado di salinità, sono l’unico luogo, in Italia dove si può trovare un limo in tutto e per tutto paragonabile, come efficacia terapeutica, a quello del famoso mare tra Israele e la Giordania. Nella salina di Cervia, il fango si forma attraverso un processo piuttosto lungo, durante il quale subisce varie trasformazioni. Fondamentale, la fase di ‘stagionatura’: lasciato sedimentare per anni in acqua ipertermale, il limo viene raccolto tra ottobre e novembre e stoccato nelle fangaie, dove viene lasciato maturare, per essere finalmente utilizzato due anni dopo. Opportunamente filtrato, il ‘Fango Liman’ ha un effetto benefico sulle artrosi diffuse, problemi dermatologici, osteoporosi e poliartrosi.
Ma la vera svolta è rappresentata proprio dalla nuova piscina ad alta salinità. La sua ‘acqua madre’ è risultata efficace nella cura della psoriasi, trattata attraverso una terapia fangobalneoterapica naturale. Uno studio condotto dalla struttura termale in collaborazione con l’unità operativa di Dermatologia e l’unità operativa di Biostatistica dell’Azienda Usl della Romagna, con l’autorizzazione del comitato etico, conferma i benefici dei trattamenti termali in fase di remissione della psoriasi, per potenziare e prolungare gli effetti dei trattamenti farmacologici assunti in fase acuta.
“Il grosso vantaggio della nuova piscina – spiega Alessandro Zanasi, direttore sanitario delle Terme di Cervia – è proprio l’ipertonia dell’acqua, che ha un contenuto molto alto di sali. L’acqua ha una concentrazione ipertonica che corrisponde a otto volte quella del mare, è come quella del Mar Morto, che dà vantaggi particolari a livello dermatologico, per le dermatiti e per la psoriasi in particolare. Ci consente – sottolinea – di avere risultati incredibili su una patologia come la psoriasi che è invalidante per chi ce l’ha, perché queste persone conducono una vita normale ma, esteticamente, la patologia crea un forte imbarazzo. Noi abbiamo condotto proprio uno studio, da due anni a questa parte, con l’ospedale di Ravenna, con un centinaio di pazienti, verificando come, già dopo 3 mesi, si avevano dei risultati importanti”.
“Nella psoriasi – illustra Zanasi – abbiamo un’iperproduzione, quindi, con un meccanismo di scrub, noi togliamo ciò che è in eccesso. Anche nelle altre dermatosi, ad esempio nella foruncolosi, otteniamo risultati ottimi. La balneoterapia – spiega – viene associata alla fangoterapia e utilizziamo la nostra acqua anche per la formazione dei fanghi: questi fanghi vengono posizionati sulle parti da trattare e poi, grazie ai raggi solari, quindi unendo fango e sole, ci consentono di avere dei risultati estremamente positivi. I vantaggi del mar Morto – evidenzia – sono risaputi. Il modello di Cervia e i benefici delle sue acque con un’alta concentrazione di sale sulla psoriasi possono essere esportati, ma ancora siamo in pochi a utilizzare questa risorsa”. “Siamo ancora tra quegli stabilimenti termali – ricorda Zanasi – che hanno un’assistenza medica importante, oltre all’area dedicata all’estetica. Il grosso del lavoro, però, lo svolgiamo in ambito terapeutico. Curiamo patologie otorinolaringoiatriche, respiratorie, quelle vascolari, artroreumatiche e dermatologiche, con tutta una serie di terapie che possono essere prescritte dal medico e che sono a carico del servizio sanitario nazionale”.
Alessandro Zanasi, oltre a essere specializzato in malattie dell’appartato respiratorio, è anche un idrologo, una specialità che non esiste più. “Siamo in via di estinzione, io sono l’unico in Italia – spiega – questa specializzazione è stata abolita così come l’insegnamento dell’idrologia’. Zanasi ha scritto il libro ‘La guida alle acque minerali italiane in bottiglia’, “con l’obiettivo – rimarca – di far capire che una delle vere regole da seguire è quella di idratarsi. Se una persona capisce questo, le basta scegliere l’acqua più appropriata per la sua patologia e le sue carenze per stare meglio”.

Di Paola Benedetta Manca

Terme di Cervia
Terme di Cervia

 

 

 

 

 

 

 

FONTE: AdnKronos