La luce blu di pc e smartphone è un problema concreto per la vista, ma esistono le soluzioni

La preoccupazione degli specialisti cresce, ma aumentano anche i metodi di prevenzione e cura

Monitor del pc, schermo tv per lunghe sessioni di gaming e schermo dello smartphone: vi passiamo sempre più ore (e lo sappiamo), comportando, oltre a problematiche di tipo fisico (sedentarietà e postura alterata in primis), anche -e soprattutto- problematiche e patologie di tipo oculistico.

sindrome-visione-computerIn Europa, e nello specifico in Italia, c’è stato un incremento considerevole di utilizzo di occhiali da vista, dal 13% al 25% in quaranta anni. Il fenomeno è dato da patologie sulla visione corta, cioè dal fatto di passare la maggior parte del tempo al chiuso per il sempre maggiore utilizzo di schermi luminosi e giochi digitali. Rispetto a quaranta anni fa, l’aumento della miopia nei giovani è raddoppiata, per un totale di 15 milioni di diagnosi in Italia. Negli Stati Uniti, addirittura, la percentuale nello stesso periodo storico è aumentata del 66%. Estremo, poi, il caso della Cina, in cui nove persone su dieci soffrono di miopia (fonte: Repubblica.it).

La Sindrome da Visione al Computer
È normalità, ormai, avere a disposizione, grazie al progresso della tecnologia, un computer o del materiale tecnologico a schermo, ma questa tendenza porta con sé diverse conseguenze non proprio positive, soprattutto quando si passano diverse ore davanti a questi schermi. L’emissione luminosa, infatti, pone gli occhi davanti a uno stress visivo ad altissimo impatto, che stanca e indebolisce l’occhio stesso.
La continua sollecitazione a osservare schermi e la sua conseguente problematica visiva, è nota come Sindrome da Visione al Computer (Computer Vision Syndrome, CVS). Infatti, la lettura su un monitor è molto diversa dalla lettura su carta, sforzando gli occhi in modo completamente diverso; su uno schermo si hanno riflessi e luce abbagliante che, aggiunte a mancanza di contrasto e definizioni variabili, rendono molto più difficile la lettura. Questo continuo sollecitare gli occhi a rifrazioni e schermi causa diversi problemi visivi e oculari, i più comuni dei quali sono mal di testa, secchezza e dolore agli occhi. Si consiglia, in caso si verifichino questi sintomi, una visita da un oculista specializzato.

Prevenzione dalla Sindrome da Visione al Computer
La domanda che tutti si pongono è: il computer fa così male alla vista come si dice? Molti scienziati si sono cimentati nel dare una risposta; la maggior parte è d’accordo sul fatto che il computer possa portare a problemi di vista, ma sottolineano che dipende tutto dall’uso che se ne fa, dalla posizione che si assume e dal tempo che se ne trascorre.
Tutti, però, convergono sulla necessità di prevenzione e consigliano diversi accorgimenti per non incorrere in patologie oculari. Il controllo e la riduzione del tempo trascorso davanti al computer, è il principale. Chi lavora davanti ad un monitor, crede di sottoporre i propri occhi a uno sforzo di circa otto ore, ma ciò non è del tutto corretto se si considerano anche le ore che si passano davanti allo smartphone o alla TV di casa. Queste ore cumulate, portano ad affaticamento della vista (astenopia), e, con il trascorrere del tempo, può arrivare la sensazione di vedere meno.

Consigli pratici per prevenire affaticamento agli occhi

·Tenere lo schermo del computer pulito e senza esposizione diretta alla luce solare: il consiglio è quello di sedersi in posizione parallela alla finestra durante il lavoro;
·Luce ambientale omogenea: non lavorate mai al buio, poiché la sola luce del monitor tende ad affaticare la vista;
·Testa ad una distanza dal monitor ci circa 50-70 centimetri: è una variabile che dipende dalla grandezza del monitor, ma, in generale, è una distanza comoda per lavorare. Lo schermo va, inoltre, posizionato in modo che lo sguardo vada dall’alto verso il basso;
·Sbattere le palpebre: con lo scopo di idratare gli occhi durante una lunga sessione di lavoro davanti al monitor, si consiglia di sbattere le palpebre a pause regolari di dieci minuti. Anche ruotare gli occhi guardando da destra a sinistra per 3-4 volte, dona sollievo;
·Fare una pausa programmata: ogni 20 o 30 minuti si consiglia di fare una pausa dal lavoro, per camminare, bere un bicchiere d’acqua o chiacchierare con qualcuno, in modo che gli occhi si riposino un po’;
·Staccare gli occhi dal monitor ed evitare di guardare il cellulare subito dopo: vanificherebbe il senso del riposo da schermi;
·Controllare la postura: la schiena deve appoggiarsi bene allo schienale della sedia. La giusta distanza di 15-20 centimetri tra busto e scrivania è utile per poggiare bene gli avambracci. Si consiglia di tenere i piedi ben poggiati a terra e non sospesi;
·Utilizzare occhiali appositi per luce blu e affaticamento: nell’ultima parte dell’articolo si approfondisce meglio questo aspetto.

Prevenzione visiva a lavoro: normativa sui videoterminali in Italia
Anche la Legge è intervenuta, sui luoghi di lavoro pubblici, dando una serie di linee guida e direttive che un datore di lavoro è tenuto a far rispettare per il massimo comfort dei propri dipendenti ai videoterminali.
Dal 2008 il Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, con il D.L. 626/94 indica quali sono le regole da rispettare per chi utilizza il computer a lavoro e a casa:

Dove e come acquistare occhiali neutri e graduati anti luce blu?
Tra le tante aziende rinomate e specializzate nell’ambito della produzione e vendita di occhiali neutri e graduati anti luce blu, si fa spazio in Italia una startup di nome NoWave , per dare la possibilità di stare davanti a uno schermo per molte ore, salvaguardando i propri occhi, proprio grazie all’utilizzo di occhiali neutri e graduati anti luce blu.
La startup è alla guida di Gino Repetto e Mauro Piras (esperti nel settore ottico e di marketing): non avendo mai sottovalutato l’importanza dell’impatto visivo degli schermi, hanno sviluppato prima una linea di occhiali anti luce blu non graduati e successivamente la linea con occhiali graduati: soprattutto con i primi, si sono già registrati oltre 30.000 clienti.

NoWave, dettagli sugli occhiali anti luce blu
Sia Gino Repetto che Mauro Piras hanno spesso e volentieri rimarcato, in interviste e blog, quali siano le loro idee sulla linea da seguire. I due si focalizzano sulla capacità dei loro occhiali anti luce blu, UV al 99% e anti riflesso HMC, di bloccare le onde nocive e di garantire un sollievo agli occhi che non tutti i prodotti in commercio possono fare.
I prodotti NoWave si focalizzano, infatti, su due elementi fondamentali: la cura e sollievo per gli occhi e il design, senza però trascurare il fattore economico. Un paio di occhiali graduati viene, infatti, venduto a una cifra che oscilla tra i 110-150€, ma addirittura il prezzo cala fino a 60€ con occhiali non graduati. Il costo degli occhiali NoWave è di circa un terzo rispetto al mercato, con lo scopo dichiarato di aiutare nella risoluzione di un problema dannoso. Grazie a un sito web molto efficiente (dall’inserimento della prescrizione medica, alla consegna degli occhiali all’ottico più vicino), le tempistiche sono davvero brevi.

FONTE: AdnKronos