La ‘hit’ dello spreco, per 7 italiani su 10 in testa c’è il cibo

Per 6 su 10, la prevenzione parte dai banchi di scuola

Spreco di alimenti
(Fotolia)

Aumenta la percezione dello spreco alimentare. Nella ‘hit’ degli sprechi, fotografata dai nuovi dati 2019 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market /Swg, il food waste risulta in testa: 7 italiani su 10 (68%, con percezione in aumento: erano 6 su 10 solo 6 mesi fa) dichiarano di sprecare prima di tutto cibo. Le cause? E’ scaduto nel 63% dei casi o ammuffito nel 51%, se n’è acquistato troppo nel 58% dei casi o cucinato in eccesso nel 43%.
A seguire: sprechiamo acqua (52%, in netto aumento rispetto a 6 mesi fa, quando lo spreco idrico riguardava il 37% degli intervistati); mobilità (25%, anche qui in netto aumento dall’8%), energia elettrica (24%), soldi (16%), tempo (14%) e gas (7%).
È utile individuare buone pratiche di prevenzione dello spreco alimentare, e non solo, da replicare e veicolare? Secondo gli italiani è essenziale e si guarda innanzitutto alle scuole (60% degli intervistati). “Un italiano su tre, il 33% – spiega il presidente Swg Maurizio Pessato – dichiara di non avere le idee chiare sulle fonti di buone pratiche per prevenire gli sprechi. Si profila piuttosto lunga la strada per entrare efficacemente in comunicazione con i cittadini sul tema. Ma intanto è chiaro che ben 6 italiani su 10 danno il proprio mandato alla sensibilizzazione scolastica per promuovere l’attenzione e la prevenzione negli sprechi alimentari“.
Al secondo posto si guarda ai propri concittadini (per 4 italiani su 10), quindi agli enti pubblici (36%) e in misura inferiore a imprese (19%) e associazioni (15%). Proprio le associazioni (di cittadini e di consumatori) sono, secondo il 31% degli italiani, per ora artefici della sensibilizzazione in atto, al secondo posto le scuole che agiscono solo per il 27% degli italiani.
Stenta a filtrare la sensibilizzazione sul tema messa in campo da parte degli enti pubblici (12%) e delle imprese (8%).
Come ridurre o prevenire lo spreco alimentare domestico? La risposta degli italiani è la seguente: secondo il 64%, è necessaria una lista della spesa prima di entrare al supermercato, ma anche congelare i cibi che non si mangeranno a breve (63%).
Quindi fare attenzione a non cucinare più del necessario (51%), riutilizzare gli avanzi e gli scarti dei pasti (49%), verificare se i cibi sono davvero andati a male prima di buttarli (49%), ordinare meglio il cibo nel frigo con attenzione alle scadenze (43%).
“A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, raccogliamo l’appello dei cittadini e lo rilanciamo perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico, e perché l’educazione civica del nostro tempo non sia avulsa dalla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale”, sottolinea il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè.

FONTE: AdnKronos