Collagene da bere funziona davvero?

L'analisi dei medici anti-fake news

CollageneChe siano boccette da bere o capsule in polvere, è ormai boom integratori a base di collagene, considerati miracolosi perché in grado di diminuire le rughe e aumentare la produzione di collagene cutaneo. Ma è davvero così? Non proprio, secondo ‘Dottore, ma è vero che…?‘, il sito della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) anti-fake news: “Per migliorare l’aspetto della nostra pelle e provare a diminuire le rughe, assumere integratori di collagene non sembra essere la scelta più giusta. Oggi, infatti, non esistono ancora abbastanza studi che permettano di dire con certezza che funzionano e che non hanno effetti collaterali“, avvertono gli esperti.
Dai 25 anni d’età, man mano che passano gli anni, il nostro corpo produce meno collagene ed elastina, con l’effetto di una pelle meno elastica. A forza di sorridere, di arrabbiarsi, di muovere il viso, le ‘pieghette’ si trasformano in rughe. E nasce la tentazione di ricorrere ad ‘aiutini’ vari, fra cui gli integratori di collagene.
Ma cosa c’è dentro? Per produrre il collagene idrolizzato, vengono utilizzati gli scarti della macellazione animale, cioè ossa, teste, lische e cartilagini varie. Per prima cosa, gli scarti vengono bolliti per estrarre il collagene sottoforma di gelatina mista ad acqua. Entra poi in gioco un particolare tipo di enzimi, che sciolgono i legami tra le molecole della gelatina stessa. Una volta filtrato, disidratato e sterilizzato, il collagene idrolizzato si presenta come una polvere fine, più facilmente assimilabile e digeribile.
Secondo gli esperti di ‘Dottore, ma è vero che…?, a dimostrare che il collagene difficilmente possa avere speciali proprietà antiage, soprattutto in persone che seguono un regime alimentare bilanciato e completo, è che si tratta di una proteina come tutte quelle presenti nei cibi proteici. Il nostro intestino non distingue se le proteine che gli arrivano provengono da una fetta di carne, da un piatto di legumi o da un integratore di collagene. L’organismo, quindi, utilizza le proteine dove ce n’è bisogno e la loro destinazione non cambia a seconda della fonte. Perché allora le proteine assunte con gli integratori di collagene dovrebbero essere utilizzate proprio sulla pelle del viso?, chiedono.
Se dunque è vero che alcuni nutrienti hanno effetti anche sulla pelle, è difficile che una pillola possa fare la differenza in una persona sana. Anche per gli integratori di collagene – ribadiscono – valgono le stesse regole dei normali integratori alimentari: sono utili solo se sono presenti carenze specifiche, ma non hanno la capacità di potenziare magicamente la nostra salute. L’importante, allora, è non aspettarsi che ingerire collagene abbia effetti miracolosi sul tessuto connettivo della pelle.
E’ vero – si ricorda sul sito anti-fake news – che alcuni tra i primi studi condotti hanno indicato possibili benefici assumendo integratori di collagene, come una migliore elasticità della pelle e un minor dolore alle articolazioni. Un piccolo studio ha poi collegato gli integratori di collagene orale al miglioramento della crescita e alla consistenza delle unghie. Però – si ribadisce – questi studi hanno anche mostrato che gli integratori di collagene non producono più proteine ​​rispetto a quelle che forniscono al nostro organismo gli alimenti proteici.
In conclusione, prima di esseri sicuri che valga la pena assumere integratori di collagene occorre aspettare che vengano fatti ulteriori studi, non finanziati dalle grandi aziende che producono e vendono collagene, che prendano in considerazione gruppi maggiori di popolazione e che valutino effetti più a lungo termine, concludono gli esperti. Ricordando che, se si intanto vuole rallentare il processo di invecchiamento della pelle, si possono evitare alcuni rischi ambientali come l’esposizione al sole, il fumo di sigaretta e l’inquinamento.

FONTE: AdnKronos