Sport addio, a 12-14 anni 30-40% ragazzi abbandona

Turchetta (Sip), 'Punte molto alte fra le ragazze, un dato che preoccupa'

di Margherita Lopes

Fare sportA settembre scatta per molti bambini l’iscrizione in piscina o palestra. Ma con il passaggio dalle medie alle superiori, il 30-40% dei giovanissimi italiani dice addio a tuta e scarpe da ginnastica. “Il drop out, l’abbandono della pratica sportiva, ci preoccupa: a 12-14 anni fino al 40% smette di fare sport, con punte molto più elevate tra le ragazze. Un problema cui è difficile mettere un freno, oltretutto in un periodo critico dello sviluppo: l’adolescenza, la pubertà. E bisogna dire che l’abbandono dello sport non è contrastato né dalle famiglie, né dalla scuola”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è Attilio Turchetta, esperto di Medicina dello sport della Società italiana di pediatria (Sip) e responsabile della struttura di Medicina dello sport dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
“Un fenomeno preoccupante”, che rischia di incidere sullo sviluppo dei giovanissimi e di favorire sovrappeso e obesità. “Oltretutto la scuola superiore italiana – continua l’esperto – non favorisce lo sport, anzi sembra svantaggiare chi fa agonismo, spesso visto come se con questa scelta portasse via tempo allo studio”. Ben diversa la mentalità anglosassone: negli Stati Uniti “i risultati sportivi consentono addirittura ai ragazzi di assicurarsi la frequenza delle università più prestigiose”.
Se a preoccupare i pediatri è la situazione degli adolescenti, anche i piccoli non se la passano bene. “Da noi lo sport non è previsto nella programmazione della scuola elementare, e ciò è grave. L’Università di scienze motorie – evidenzia Turchetta – prepara al meglio allenatori e istruttori, ma c’è un’enorme carenza a livello normativo e per quanto riguarda le strutture. Penso all’essenza di palestre attrezzate in molti istituti, mentre non ho contezza dell’esistenza di piscine all’interno di scuole pubbliche”.
“La mancanza di strutture e di organizzazione – sottolinea lo specialista – è un grande limite a contrastare il drop out”. Ma quanto sport dovrebbero fare i nostri giovanissimi? “Il numero magico – assicura Turchetta – è di minimo 150-180 minuti a settimana, e questo vale un po’ per tutti: adolescenti, ma anche adulti. Per chi fa agonismo questo può voler dire accumulare anche 2 ore in piscina tutti i giorni. Un numero che fa impressione, ma questo perché dimentichiamo che i ragazzini si divertono, e oltretutto lo sport è un modo per socializzare, costruire amicizie”, conclude.

FONTE: AdnKronos