Online il nuovo bando Bollini Rosa di Fondazione Onda per gli ospedali vicini alle donne

Fino al 31 maggio 2019 su www.bollinirosa.it aperta la candidatura agli ospedali per entrare a far parte del network di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

Appropriatezza terapeutica e attenzione alla specificità di genere caratterizzano gli ospedali con Bollini Rosa.
I vantaggi di far parte del network oggetto del convegno “I Bollini Rosa: ruolo e valore nel panorama sanitario” promosso da Onda in collaborazione con Regione Lombardia, il 16 maggio a Milano.
Ospedali-vicini-alle-donneMILANO – È online il Bando Bollini Rosa relativo al biennio 2020-2021. Fino al 31 maggio 2019 tutti gli ospedali interessati possono compilare il questionario di auto-candidatura sul sito dedicato all’iniziativa www.bollinirosa.it.
I Bollini Rosa sono un riconoscimento conferito dal 2007 da Onda agli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze delle donne. Gli obiettivi principali sono incentivare gli ospedali a offrire servizi clinico-assistenziali personalizzati e che considerino le specifiche esigenze femminili e sensibilizzare la popolazione sulle patologie femminili più diffuse, avvicinando alla diagnosi precoce e alle cure. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di 24 Società Scientifiche e ha consentito la creazione di una rete consolidata di 306 ospedali sul territorio nazionale.
I Bollini Rosa nascono con l’obiettivo di sensibilizzare gli ospedali alla creazione di percorsi diagnostico-terapeutici che tengano in considerazione la specificità di genere”,afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “Oggi rappresentano il più importante riconoscimento all’applicazione della medicina genere-specifica alla pratica clinica”.
Le aree specialistiche incluse nel bando sono cardiologia, dermatologia, diabetologia, dietologia e nutrizione clinica, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, geriatria, medicina della riproduzione, neonatologia e patologia neonatale, neurologia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pediatria, psichiatria, reumatologia, senologia, urologia e sostegno alle donne vittime di violenza.
L’assegnazione dei Bollini Rosa avviene tramite l’elaborazione matematica dei punteggi attribuiti a ciascuna domanda del questionario e la successiva valutazione dell’Advisory Board, presieduto dal Prof. Walter Ricciardi. La cerimonia di premiazione delle strutture è prevista l’11 dicembre 2019 a Roma in sede istituzionale.
“Il numero delle strutture che sono entrate nel network negli anni è in continuo aumento, segno dell’attenzione crescente verso le esigenze proprie dell’utenza femminile”, prosegue Merzagora. “I risultati di questi anni ci hanno convinto a continuare sulla strada della promozione della salute di genere negli ospedali: il nuovo bando che assegnerà i Bollini Rosa per il biennio 2020-2021 è stato appena divulgato e contiamo di ricevere ampia adesione per poter realizzare sempre più iniziative con gli ospedali premiati a favore della popolazione femminile”.
Per discutere del ruolo e del valore del network Bollini Rosa e del contributo allo sviluppo della medicina di genere in ambito ospedaliero, si terrà il 16 maggio a Milano il convegno “I Bollini Rosa: ruolo e valore del panorama sanitario”, promosso da Onda in collaborazione con Regione Lombardia, con la presenza delle Istituzioni, degli specialisti e dei pazienti.
“Tutte le strutture ospedaliere identificate come ospedali ‘vicini alle donne’ dalla Fondazione Onda e premiati con i Bollini Rosa offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle principali patologie di interesse femminile, assicurando appropriatezza terapeutica e percorsi di cura in tempi minimi”, spiega Walter Ricciardi, Direttore Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di Sanità pubblica, Policlinico Gemelli, Roma. “Il fattore ‘tempo’ assume una rilevanza di assoluta priorità, soprattutto per i portatori di patologie gravi, che vivono il disagio di malattie totalizzanti con elevato impatto sulla propria qualità di vita e con ricadute anche per i familiari che li sostengono. Pertanto, il garantire assistenza e cura in tempi ridotti, non solo alle donne ‘malate’ ma anche nei momenti più gioiosi della vita come quelli del parto, è indice di efficienza organizzativa, umanizzazione delle cure e rispetto per la persona-paziente”.
“I Bollini Rosa, nati per sensibilizzare le strutture sanitarie nei confronti della medicina di genere, sono di fatto diventati una certificazione di qualità delle cure e la cultura organizzativa che hanno determinato è diventata patrimonio di tutti gli operatori delle strutture ospedaliere”, conclude Flori Degrassi, Direttore Generale, ASL Roma 2.
Per maggiori informazioni, visitare il sito www.bollinirosa.it.

FONTE: Ufficio Stampa HealthCom Consulting