Importante avvicinare i giovani alla donazione del sangue

Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha inviato un messaggio al Centro Nazionale Sangue e alla rete di comuni “Cittàsane” dell’OMS durante la presentazione a Roma della mostra didattico-scientifica “Globulandia. Un’avventura in rosso”, patrocinata dal Ministero della Salute e dedicata in particolare agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori.

“Saluto il Centro Nazionale Sangue e la rete di comuni Cittàsane – riconosciuta dall’OMS – che hanno avviato una stretta sinergia per la realizzazione di iniziative sulle tematiche della salute e della prevenzione con l’obiettivo comune di divulgare l’importanza di una cultura del dono come valore sociale di solidarietà che contribuisce al miglioramento del benessere della popolazione.

Il Ministero della Salute ha concesso molto volentieri il proprio patrocinio al primo evento nato nell’ambito di questa collaborazione, la mostra itinerante ‘Globulandia. Un’avventura in rosso’. La mostra condurrà gli studenti in particolare ed il pubblico di ogni età alla scoperta del sangue (un fluido storicamente ricco di mistero, oggi un vero e proprio “farmaco salvavita”) stimolando l’apprendimento di nozioni di storia, biologia, chimica e medicina. Un viaggio all’interno del corpo umano realizzato con il supporto di professionisti che metteranno a disposizione le proprie competenze per favorire scelte consapevoli verso corretti stili di vita e soprattutto propensione al dono che è indicatore di salute oltre che “straordinaria abitudine”. Di questo percorso voglio in particolare sottolineare la particolare efficacia comunicativa, ottenuta grazie a un linguaggio che parla ai giovani e affidato in gran parte proprio a giovani artisti.

In Italia ci sono oltre 1milione700mila donatori di sangue, un numero in costante aumento dal 2001. I giovani però ne costituiscono ancora appena un terzo: un numero ancora troppo basso soprattutto se si considerano in prospettiva i dati sull’invecchiamento della popolazione.

Un buon lavoro di informazione e prevenzione necessita di grande consapevolezza culturale e buone alleanze tra operatori della salute e scuola, tra operatori della salute e città, tra Istituzioni nazionali e locali. Il progetto “Globulandia” nelle sue 8 tappe metterà insieme Regioni, Province, Comuni, Asl, ospedali, università e tutte le associazioni e federazioni dei volontari del sangue. Una sinergia virtuosa che non si limita alle sole istituzioni ma che include il tessuto locale, tutti gli attori del sistema che quotidianamente sono impegnati per migliorare il benessere dell’individuo e della comunità, secondo quel concetto di salute strettamente correlato alla dimensione della città così come l’OMS lo ha formulato nella Carta di Ottawa del 1986.

Solo in quest’ottica il benessere del singolo diventa benessere della comunità e le città diventano luoghi di promozione della salute e sostenibilità del benessere sociale. Il dono del sangue, praticato per definizione da cittadini volontari, responsabili e consapevoli del proprio gesto quanto della cura di sé, entra a pieno titolo in questo disegno, e si conferma un insostituibile ponte di solidarietà fra il cittadino sano e il cittadino ammalato”.